martedì 11 giugno 2013

Lettera di Gianina Ciancio, anni 23, deputata regionale del M5S all'Assemblea Regionale Siciliana

Oggi sono tutti impegnati(giustamente) ad "analizzare" i dati elettorali.
Chi vince, chi perde, chi si dispera, chi si consola.
Abbiamo sempre considerato la competizione elettorale come una tappa del MoVimento 5 Stelle, ma non il fine ulti...mo.
MoVimento significa lavoro sul territorio, controllo, dibattito, partecipazione democratica.
MoVimento significa cambiamento.
Non ci può essere cambiamento dove non si gioca alla pari, dove esistono galoppini, dove esistono ancora brogli, dove esiste il "voto utile", dove la connivenza e la poca attenzione possono spostare centinaia e centinaia di voti.
Non ci può essere cambiamento dove il voto non è libero.
Il voto è lo strumento principe della democrazia e fino a quando non impareremo a dargli il giusto peso e non capiremo il valore e la sacralità di ogni singola X, non potremo pretendere miracoli.

In questi giorni ho girato molto la Sicilia e sono rimasta davvero sorpresa per l'entusiasmo e per la voglia di partecipazione che si respira nelle nostre comunità.
Molto spesso questo non ha coinciso con un risultato elettorale tangibile, ma poco importa.

E' un risultato avere portato in piazza tante persone, facendogli spegnere la televisione e facendo ritrovare loro la bellezza di confrontarsi, dibattere, parlare.
E' un risultato aver fatto riavvicinare alla politica tanti ragazzi che oggi si spendono per il loro comune, a prescindere dall'elezione.
E' un risultato avere messo dentro i consigli dei cittadini onesti, giovani e pieni di volontà, che vigileranno sull'operato dei vecchi volponi della politica.
E' un risultato esserci conosciuti, aver creato una rete, un'intelligenza collettiva, avere scoperto di non essere soli, avere a disposizione l'esperienza e le competenze di migliaia di Siciliani che vogliono spendersi per la propria terra senza avere nulla in cambio.
E' un risultato avere molti più strumenti di ieri e(speriamo) meno di domani.

Continuiamo a lavorare, sfruttiamo al meglio ciò che abbiamo, facciamo tesoro delle idee e del confronto con la gente.
La campagna elettorale è un'esperienza bellissima, se fatta per informare e per coinvolgere, non per convincere.
E' uno strumento di crescita non solo collettivo ma anche personale.

Continuiamo, più liberi e motivati di prima. C'è un gran lavoro da fare in Parlamento, alla Regione e nei Comuni.
La rivoluzione non si fa in pochi mesi.